L'Anello Mancante ODV

Due considerazioni...

Immaginate per un attimo un mondo perfetto. Troppo difficile, difficile solo indovinarne gli ingredienti.

Certamente in quel mondo non esisterebbe “L’Anello Mancante”. E di questo i suoi volontari ne sono consapevoli, perché tutti lavorano affinché , finalmente, questo anello possa materializzarsi.

Nella festa che si è appena conclusa qualche segno di perfezione c’e’ stato. Il cous cous , il tris di carne e i gnocchetti erano offerti con la stessa dignità. Le patatine e le banane fritte pure, se non fosse stato per la friggitrice, che come ogni donna che si rispetti, si è fatta desiderare. La musica e le danze hanno coinvolto tutti, indistintamente. Ognuno ha potuto esprimersi per quel che è, per quel che ha. Non è mancato nessun anello.

Peccato che la gente presente fosse poca. E’ stata per molti un’occasione persa.

Col pur “esile” ricavato L’Anello Mancante proseguirà nelle sue attività. Tra le altre cose, alcuni ragazzi potranno frequentare un corso di musica e i genitori frequentare un corso su come affrontare il dolore. Certo, in un mondo perfetto ognuno avrebbe la possibilità di esprimere la propria musica e il dolore e le gioie sarebbero equamente suddivisi. E non sarebbe per merito o colpa di un essere divino, ma piuttosto per scelta di tutti gli uomini che stanno per terra. Ma così, ad oggi, non è. Continuerà anche la distribuzione dei pacchi alimentari. E’ bene rimarcare, soprattutto per coloro che vigilano sul volontariato degli altri, che i nominativi dei destinatari non sono scelti dall’Anello Mancante, ma sono forniti dalle istituzioni e che, per dipiù, gli alimenti sono forniti gratuitamente dalle aziende della grande distribuzione, per cui non c’è investimento di denaro pubblico . E in ogni caso se nella rete della solidarietà ci sono degli “infiltrati” è proprio a causa di quell’anello che manca, che ognuno di noi, tanto o poco, contribuisce a far mancare. Se l’aiuto avrà raggiunto almeno una sola persona davvero bisognosa, l’obiettivo potrà considerarsi raggiunto.

Infine i ringraziamenti, che per l’appunto già sono finiti. In un mondo perfetto nessuno lavora per ricevere grazie, ma per offrirne. Si fa eccezione solo per le istituzioni, ringraziando l’Amministrazione comunale per la concessione gratuita della tensostruttura. Sarebbe stato bello farlo personalmente; sarà per la prossima volta.

Speriamo che l’eco di quella musica perfetta riverberi a lungo. Per una comunità solidale abbiamo bisogno dell’aiuto di molti. A trarne vantaggio saranno i figli di tutti.

21 settembre 2012